LAPAROSCOPIA VERSUS MINILAPAROTOMIA IN PAZIENTI CON MIOMI UTERINI SINTOMATICI: DATI INTRAOPERATORI E RIPRODUTTIVI

Lavoro pubblicato in ATTI Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) vol LXXXIV
dott. Cristiano Alex De Marzi
Ostetricia e Ginecologia Ospedale "Vito Fazzi"

Lavoro pubblicato in ATTI Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) vol LXXXIV Cristiano Alex De Marzi MD (a), Raffaele Tinelli MD (a), Andrea Tinelli MD (a), Francesco Giuseppe Tinelli MD(a), Antonio Malvasi MD (b), Addolorata Pastore MD (a) a) Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Ospedale Vito-Fazzi, Lecce. b) Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Clinica Santa-Maria, Bari.

Scopo: L’obiettivo del nostro studio è stato quello di confrontare retrospettivamente la fattibilità, sicurezza, morbidità e fertilità dopo miomectomia laparoscopica (LPS) e minilaparotomica (LPT) nel trattmento dei miomi uterini sintomatici. Materiali e Metodi: tra Gennaio 2002 e Gennaio 2008 580 donne con miomi uterini sintomatici sono state ricoverate per sanguinamento uterino anomalo, infertilità, poli-abortività e dolore e sottoposte a miomectomia laparoscopica (LPS) o minilaparotomica (LPT) presso il centro di Ginecologia Mini-Invasiva dell’Ospedale Vito-Fazzi, Lecce e sono state retrospettivamente incluse nel nostro studio.

Risultati: Il tempo operative medio è stato di circa 63 minuti ± 21 (95% CI 48-143) nel gruppo LPS e 57 minuti ± 23 (95% CI 38-121) nel gruppo LPT (p=0.059). La perdita ematica media è stata di 145 ml ± 39 nel gruppo LPS (95% CI 45-260) e 195 ml ± 52 nel gruppo LPT (95% CI 50-290) (p<0.01). Il tempo medio di ospedalizzazione è stato maggiore nel gruppo LPT (3.1 ± 0.5, 95% CI 1-5) che LPS (2.1 ± 0.8, 95% CI 1-4) (p<0.01). Il tasso globale di gravidanze spontanee conseguente a miomectomia è stato del 53 %; il tasso di gravidanze dopo miomectomia LPS (56 %) non è stato significantemente più alto rispetto alla miomectomia LPT (50 %).

Conclusioni: La laparoscopia ha mostrato una più bassa morbidità rispetto a quella riportata nella chirurgia minilaparotomica ed è risultata essere caratterizzata da minori perdite ematiche intraoperatorie e più breve ospedalizzazione, con un più alto tasso di gravidanze. Il tempo operative medio non è stato significativamente più lungo nel gruppo laparoscopico e le complicanze intraoperatorie e postoperatorie sono apparse accettabili e non superiori a quelle tradizionalmente verificatesi nell’approccio minilaparotomico.

» De_Marzi_attiSIGO volLXXXIV[1]_0.pdf
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Inserito da :

sonia giausa

Data di pubblicazione:

28/05/2012

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016