4 marzo Giornata mondiale di prevenzione dell'obesità
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’eccesso ponderale è uno dei principali fattori che sostengono l’aumento delle malattie croniche non trasmissibili. L’obesità aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche e polmonari a causa dell’infiammazione cronica ad essa associata. Spesso anche altre patologie gravi come quelle autoimmuni, il cancro e malattie neurodegenerative, riconoscono l’obesità come fattore di rischio. Anche in caso di infezione da Covid 19 sono sempre più numerose le evidenze che confermano il drammatico intreccio tra obesità e pandemia: da un lato, l'obesità e il BMI incidono molto significativamente sulla gravità dei sintomi e sulla mortalità da Covid 19, con più alto indice di ospedalizzazione, dall’altro in questi mesi l’incidenza e la prevalenza di obesità e sovrappeso sono in costante aumento.
Tra le malattie correlate all’obesità vi è il diabete di tipo 2 che, nonostante abbia molti fattori di rischio (età, fattori genetici, ecc), riconosce nell’obesità il fattore con la più forte associazione. Ridurre l’incidenza del diabete è possibile agendo sui fattori di rischio modificabili, quali il peso, l’alimentazione non corretta e la mancanza di attività fisica.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la metà degli adulti e quasi un terzo dei bambini del mondo sono in una condizione di sovrappeso o di obesità.
Secondo i dati Istat in Italia un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa, con numeri allarmanti anche nella popolazione pediatrica.
In Italia, la necessità di seguire con attenzione la situazione nutrizionale della popolazione generale e dei bambini e adolescenti in particolare, è fortemente supportata dall’acquisizione che l’obesità rappresenta un problema prioritario di salute pubblica.
I Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione (Sian Nord e Sian Sud) hanno partecipato attivamente fin dalla prima rilevazione nel 2008 all’indagine nazionale “Okkio alla Salute” ed all'indagine internazionale HBSC, l’ultima delle quali effettuata nel 2018 (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare, di età 11-13-15 anni). Queste indagini hanno permesso di conoscere i dati su prevalenza di sovrappeso ed obesità, su abitudini alimentari e attività fisica e di avviare Progetti di promozione della salute nelle scuole. Gli interventi più efficaci sono caratterizzati da un approccio integrato, in cui i messaggi salutari sono parte di una strategia globale che prevede anche elementi attuativi, quali la distribuzione di alimenti sani, l’erogazione di pasti equilibrati e salutari da parte della ristorazione collettiva scolastica, l’individuazione di tempi adeguati per attività fisica ed il coinvolgimento attivo delle famiglie, con l’obiettivo finale di realizzare un contesto favorevole in cui le scelte di salute siano le più facilmente praticabili.
Si rileva pertanto l’importanza di facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette, unitamente alla promozione dell’attività fisica, per la prevenzione delle patologie cronico-degenerative (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, osteoporosi).
I Servizi SIAN, impegnati anche nel campo della promozione della corretta alimentazione e della prevenzione e cura dell’obesità in età evolutiva, hanno promosso numerose iniziative e progetti.
Per contattarli, per porre domande su consigli e percorsi di prevenzione:
Sian Area Sud: siansud@ausl.le.it
Sian Area Nord: sian@ausl.le.it
Inserito da :
UOSD Comunicazione e Informazione istituzionale
Data di pubblicazione:
03/03/2022
Ultimo aggiornamento:
08/03/2022
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