Masserie didattiche per il reinserimento sociale dei pazienti psichiatrici: parte nella ASL Lecce il primo progetto pugliese

presentato dal Direttore Generale Valdo Mellone e dall'Assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno

presentato questa mattina dal Direttore Generale, Valdo Mellone, e dall'Assessore alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno

Le Masserie Didattiche per la riabilitazione dei pazienti psichiatrici: parte l’ambizioso progetto didattico, unico esempio in Puglia, che coinvolge l’iniziativa “OrtoPorto” di Villa Libertini, struttura riabilitava della Asl Lecce. Dal prossimo mese di settembre l’associazione “Masserie Didattiche Grande Salento”, che riunisce le strutture riconosciute dalla Regione Puglia (ai sensi della legge regionale n. 2 del 2008) con finalità di promozione del territorio, del mondo rurale e della educazione alimentare, realizzerà a favore degli ospiti della Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica (CRAP) “Villa Libertini” una serie di laboratori didattici, sia in sede che presso le masserie didattiche, che trasferiranno agli Utenti nuove competenze. Il progetto, promosso dalla Asl di Lecce e dall’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, è stato presentato oggi a Lecce dal direttore generale Asl Le Valdo Mellone e dall’assessore regionale Dario Stefàno.

“La trasformazione dell'idea manicomiale - dichiara il Direttore Generale della ASL Le, Valdo Mellone - è un lungo processo ancora in itinere, non arrivato a compimento perchè in buona parte legato alla cultura ed ai pregiudizi che ci hanno guidati per secoli. In questo percorso, avviato con la legge Basaglia, restituire alla Città di Lecce un edificio che apparteneva al “manicomio” e renderlo luogo permeabile alla frequentazione da parte della Cittadinanza, favorisce il passaggio dall'idea della custodia a quella dell'integrazione: fine ultimo del processo di riabilitazione psichiatrica. Questa Direzione Generale si è mossa verso questo obiettivo con vari step: approvando la realizzazione del progetto “OrtoPorto” assegnando alla condotta SlowFood di Lecce spazi interni a “Villa Libertini” aderendo al progetto “Masserie Didattiche”. La tutela del diritto alla salute, la cui sostenibilità sembra messa a rischio dall'attuale carenza di risorse del Paese, passa anche attraverso la condivisione, da parte dei policy maker, di linee di indirizzo integrate, che sostengano “la salute in tutte le politiche”. La realizzazione di questo progetto di collaborazione con l'Assessorato regionale alle Risorse agroalimentari testimonia che questa strada è praticabile”.

“La campagna, l’agricoltura, il territorio rurale – dichiara l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - sono la nostra storia più antica e per noi è impossibile immaginare un futuro senza un rapporto fecondo con quel passato. Un futuro che passa da un presente in cui tutti impariamo a riappropriarci delle nostre radici: grandi, piccini, anziani, diversamente abili, uomini e donne che cercano il reinserimento sociale, tutti si arricchiscono della terra generosa e solidale di Puglia. Tutto questo grazie alla nuova figura dell’agricoltore che nell’ottica della multidisciplinarietà svolge un fondamentale ruolo pedagogico, trasferendo saperi e sapori della nostra tradizione contadina”.

L’iniziativa Il programma delle attività prevede la raccolta e trasformazione di pomodori da salsa, la coltivazione di un orto sinergico, la raccolta di frutti e loro trasformazione in marmellate, la raccolta e molitura di olive, la panificazione, il confezionamento dei prodotti da commercializzare. L’obiettivo è quello di incrementare le competenze dei pazienti psichiatrici, con la prospettiva di aprire all’ipotesi di una produzione a fini commerciali dei prodotti, con potenziale sviluppo occupazionale fino alla formazione di una cooperativa sociale di tipo B, ed un auspicabile reinserimento nel mondo produttivo, alla fine di un percorso riabilitativo psichiatrico.

Cos’è l’ortoPorto È un progetto riabilitativo promosso dal Dipartimento di Salute Mentale (Direttore Serafino De Giorgi) approvato dalla ASL Lecce che ha trasformato un’area di terreno abbandonato, a ridosso della Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica (CRAP) “Villa Libertini”, in coltivazione orticola. Il progetto, che vede beneficiari i 14 ospiti della CRAP e non ha costi per la ASL, è stato ideato dal Responsabile Psichiatra della struttura Sergio Longo, ottenendo il patrocinio dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari. Nella denominazione “ortoPorto” sono indicate le finalità del progetto: sostegno all’autonomia e alla capacità operativa degli assistiti, in un luogo protetto ma di transito, quale è appunto un porto. Coltivare prodotti della terra può: riabilitare i pazienti psichiatrici ad un’attività produttiva, valorizza il territorio, incrementare la consapevolezza alimentare e molto altro. Facile quindi, sotto lo slogan “buono pulito e giusto”, il partenariato con la Condotta Slow Food di Lecce (fiduciario Alessandro Rizzo) e la Cooperativa Agricola FM Salento (responsabile Cataldo Ferrari) che gestisce anche un Gruppo di Acquisto Solidale.

Grazie al sostegno economico di alcune realtà produttive locali (le aziende vinicole Candido e Cantele, la farmagricola Bello, il Caseificio S. Lazzaro, il Birrificio B94, e la gastronomia La Buona Tavola) sono stati raggiunti i seguenti risultati: 1. Un orto ad impronta biologica (con produzione collaterale di compost) guidato dall’operatore CRAP e perito agrario Pacifico Greco. 2. I “laboratori del gusto” per incrementare le competenze percettive, tenuti dalla giornalista Maura Cesaria in qualità di esperta di educazione alimentare e ambientale di Slow Food. 3. La produzione di alimenti da forno e dolci tradizionali grazie all’esperienza di cuoco dell’operatore CRAP Maurizio Macchia. 4. Un forno di pietra, esito dei proventi di un’iniziativa tenuta presso la CRAP il 26 maggio scorso, giornata mondiale Slow Food, data dalla quale vede la sede della Condotta Slow Food di Lecce, ufficialmente ubicata in un locale della CRAP “Villa Libertini”.

Il progetto, che è stato armonizzato all’interno della cornice riabilitativa dal tecnico della Riabilitazione Psichiatrica Chiara Reho, ha avuto il sostanziale apporto dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della ASL Le, nella persona della dottoressa Sonia Giausa, che ne ha assicurato la conoscenza e diffusione nel territorio, con il coinvolgimento di agenzie, associazioni ed Enti. Essenziale il supporto volontario del gruppo scout AGESCI Lecce/3 e il sostegno affettuoso di Pino De Luca.

Inserito da :

sonia giausa

Data di pubblicazione:

31/07/2012

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016