“Accompagnare” il paziente dall’ospedale a casa, corso formativo Ecm sulle Dimissioni protette

Corso di formazione ECM

La presa in carico del paziente nella rete integrata dei servizi socio sanitari. Le Dimissioni Ospedaliere Protette e l’accesso ai servizi territoriali

Asl Lecce - Polo didattico

1^ Edizione 7-8 novembre 2016

2^ Edizione 9-10 novembre 2016

3^ Edizione 21-22 novembre 2016

4^ Edizione 23-24 novembre 2016

“Accompagnare” il paziente dall’Ospedale a casa senza mai perderlo di vista. È un obiettivo ambizioso quello posto dalla direzione generale dell’Asl Lecce per illustrare ai direttori e dirigenti delle strutture aziendali il corso Ecm denominato “La presa in carico del paziente nella rete integrata dei servizi socio-sanitari. Le dimissioni ospedaliere protette e l'accesso ai servizi territoriali".

Ieri mattina, nella sede Asl di via Miglietta, il lancio del corso di formazione che si svilupperà in quattro edizioni di due giorni ciascuna concentrate nel mese di novembre 2016 (si parte il 7-8, a seguire 9-10, 21-22- e 23-24) e che rappresenta per l’Asl un momento di forte innovazione nel modo di intendere il rapporto tra struttura ospedaliera e paziente ma anche tra strutture, ospedaliere e territoriali, pubbliche e private. Uno sforzo che prevede anche un cambiamento di approccio organizzativo e culturale, necessario soprattutto in una fase delicata come quella del rientro al domicilio e della possibilità di riacutizzazioni in soggetti “fragili” da tutelare, anziani e cronici in particolare.

«Sarà un percorso prioritario per il 2017 – ha chiarito il direttore generale Silvana Melli – perché è il frutto di un lungo lavoro programmatorio, in cui ci ha affiancato la professoressa Maria Angela Becchi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e investirà l’intera Asl. L’impegno che chiedo agli operatori è profondo e allo stesso tempo complesso perché richiede la condivisione di servizi e professionalità, ma soprattutto principi da mantenere saldi attraversando, insieme, la tempesta che da ogni disordine conduce ad un’avanzata organizzazione».

Cura in ospedale e assistenza domiciliare al termine di questo percorso organizzativo e formativo diventeranno un vero e proprio modello codificato di integrazione socio-sanitaria, coinvolgendo strutture diverse e varie fasce di personale: medici, infermieri, amministrativi, assistenti sociali e operatori socio-sanitari.

Un sistema basato su due livelli di integrazione: ospedale-territorio da un lato, assistenza sanitaria e sociale dall’altra. Con vantaggi che potranno riverberarsi in più direzioni grazie al recupero di efficienza, di corresponsabilizzazione e appropriatezza che questa presa in carico globale, aperta e intensa del paziente riuscirà a generare.  Senza sottovalutare, infine, i risparmi di spesa sanitaria in generale e i riflessi positivi nell’interazione con i piani di zona, quindi con il terzo settore e i Comuni. «L’integrazione tra strutture e professionalità – ha rimarcato il direttore generale – è un valore aggiunto indispensabile per affrontare la complessità dei sistemi sanitari e riuscire ad ottimizzare le risorse, sempre più scarse. L’Asl Lecce – ha concluso Melli - intende farlo con un approccio innovativo capace di mettere insieme competenze, accoglienza, qualità e informazione per dare risposte ai bisogni e verificarne la giustezza, strada facendo, con mutui benefici per il sistema, il paziente e gli stessi medici».  

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

18/10/2016

Ultimo aggiornamento:

18/10/2016