Al “Fazzi” prelievo multiorgano: donati cuore, pancreas, fegato e reni di un 17enne

Sesto prelievo d'organi effettuato quest'anno nell'azienda sanitaria salentina, il quinto nell'Ospedale di Lecce

Il dolore di una famiglia, la speranza per altre: c'è un filo sottile che separa la morte dalla vita. Come nel caso del 17enne deceduto due giorni fa per le conseguenze di un gravissimo incidente stradale: i familiari hanno dato il consenso per il prelievo degli organi. E ieri mattina presto, dopo l'osservazione di morte cerebrale, è cominciato l'impegnativo lavoro del personale della Rianimazione del “Vito Fazzi”, diretta dal dr. Giuseppe Pulito, e di quello addetto alla Sala operatoria.

Una corsa contro il tempo per prelevare gli organi, verificarne la compatibilità e avviarli verso le destinazioni. Il cuore verso Roma, il pancreas a Pisa, il fegato a Bergamo, i reni a Roma e Genova, dove altre sei giovani vite erano in attesa di trapianto. Quattro diverse équipe impegnate per lunghe ore, un sistema che ha funzionato perfettamente per riuscire a dare un senso alla donazione, il gesto di altruismo e generosità compiuto dalla famiglia del ragazzo scomparso. E che dà un significato più profondo anche al lavoro di medici, infermieri e personale logistico che, assieme al dr. Filippo De Rosa coordinatore locale per il prelievo e trapianto del “Vito Fazzi”, si prestano con dedizione a realizzare il "miracolo" della donazione e dei trapianti. Innescando, ogni volta, il “viaggio della speranza”, questo sì ben accetto, verso altri pazienti sparsi per l'Italia.

Un bel gesto per il quale la ASL Lecce ringrazia sentitamente la famiglia salentina: dalla scomparsa del loro sfortunato ragazzo, potranno rifiorire nuove vite. Quello di ieri è stato il sesto prelievo d'organi effettuato quest'anno nell'azienda sanitaria salentina, il quinto al “Fazzi” di Lecce.

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

05/05/2017

Ultimo aggiornamento:

05/05/2017