“Viva! 2016”, il mese della rianimazione cardiopolmonare: sapere dove “mettere le mani” può salvare una vita

Il programma e le piazze della campagna “Viva! 2016”

9 ottobre (ore 9-14) a Nardò

16 ottobre (ore 9-14) a Martano

23 ottobre (ore 9-14) a Galatina

30 ottobre (ore 9-18) a Lecce

Mettere le mani sul petto e massaggiare: un semplice e tempestivo gesto può salvare una vita. La campagna di sensibilizzazione “Viva! 2016”, nelle prossime quattro domeniche di ottobre farà tappa in alcune piazze del Salento, Nardò, Martano, Galatina e Lecce, proprio per spiegare come sia possibile affrontare un arresto cardiaco anche senza essere esperti del soccorso: medici e infermieri dell’Asl Lecce, istruttori e operatori del SEUS 118, varie associazioni e i volontari dell’Italian Resuscitation Council saranno a disposizione per illustrare tecniche e modalità d’intervento.

Grazie alla rianimazione polmonare, infatti, è possibile ottenere grandi risultati: basta essere al momento giusto nel posto giusto e sapere come comportarsi. “L’arresto cardiaco – spiega il direttore del 118 Lecce dott. Maurizio Scardia - è uno tra i più importanti problemi sanitari. Ciò che faremo nelle piazze del Salento è di notevole importanza, perché sotto i gazebo, con manichini, video e dimostrazioni pratiche insegneremo alle persone a salvare una vita». Naturalmente, si tratta di manovre e interventi guidati da istruttori, ma ciò che conta è essere pronti quando dovesse capitare un evento drammatico: «Può succedere a chiunque – dice Scardia - di essere il ”first responder”, cioè colui che interviene immediatamente a soccorrere una persona che ha subito un arresto cardiaco. Di fatto, poiché si interviene nei primi delicati minuti, quelli che possono causare danni celebrali, è fondamentale iniziare un massaggio cardiaco che può permettere ai soccorritori specializzati di intervenire in tempo e su un paziente le cui funzioni vitali non siano compromesse irrimediabilmente».

Secondo le più recenti statistiche, infatti, grazie alla rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza, le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due o tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata. Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco è testimoniato da qualcuno che può iniziare la rianimazione. Tuttavia in Europa la RCP viene iniziata dai testimoni dell’arresto cardiaco soltanto nel 15% dei casi. Se si riuscisse ad aumentare la percentuale dal 15% al 50-60% dei casi si potrebbero salvare circa 100.000 persone all’anno.

La campagna giunge quest’anno alla sua quarta edizione e nasce su invito del Parlamento Europeo, datato 2012. La sensibilizzazione e l’informazione su questi eventi traumatici serve a migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare, informando la popolazione circa la rilevanza dell’arresto cardiaco improvviso e l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita di coloro che ne sono colpiti: manovre semplici, sicure, che chiunque di noi, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare.

Gli istruttori e gli operatori del SEUS 118 e di varie Associazioni di Volontariato saranno a disposizione dei cittadini per insegnare le manovre di rianimazione cardiopolmonare e le manovre di disostruzione delle vie aeree nell’adulto ed in età pediatrica. Dopo le tappe nelle piazze di Nardò (9 ottobre), Martano (16 ottobre) e Galatina (23 ottobre), il 30 ottobre toccherà a Lecce (in piazza Sant'Oronzo dalle 9 alle 18), dove saranno effettuate prove pratiche guidate e distribuiti opuscoli e report tascabili con semplici istruzioni da portare sempre con sé. “Viva! 2016” ha ottenuto il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, CONI, Ministero della Difesa, Polizia di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

29/10/2016

Ultimo aggiornamento:

29/10/2016