Elettori non deambulanti, voto assistito e voto domiciliare

Vademecum ASL per elettori in particolari condizioni sanitarie

 

In occasione delle prossime Elezioni Amministrative dell’11 giugno 2017, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Lecce intende fornire informazioni utili agli elettori che si trovano in particolari condizioni sanitarie.

 

Norme di riferimento sul voto a domicilio

Legge 27 gennaio 2006, n. 22: assicura l’esercizio di voto a domicilio limitatamente ed esclusivamente agli elettori in dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali e dietro specifica presentazione di documentazione sanitaria.

Legge 7 maggio 2009, n. 46: estende e dispone il diritto di voto a domicilio agli elettori impossibilitati a spostarsi autonomamente dalla propria dimora.

Chi ne ha diritto         

Possono votare al proprio domicilio:
1. gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano risulti impossibile, anche con l'ausilio dei servizi messi a disposizione dai Comuni e cioè servizi di accompagnamento e trasporto di cui all'articolo 29 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, cioè siano “intrasportabili”;
2. gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano.

Da sottolineare che, in nessun passaggio, il Legislatore richiede il possesso di certificati di handicap (art. 3, Legge 104/1992) o di invalidità. Ci si riferisce strettamente a infermità gravi e, quindi, a situazioni sanitarie anche non definitive.

La procedura

Il primo passaggio che l’elettore deve fare, nell’imminenza di qualsiasi consultazione elettorale, è la richiesta della certificazione sanitaria che attesti la grave infermità (dipendenza da elettromedicali o “intrasportabilità”).
La certificazione è rilasciata esclusivamente dalle UU.OO. Igiene e Sanità Pubblica  dell’ASL territorialmente competente solo attraverso propri medici incaricati e con visita domiciliare.
La certificazione deve essere rilasciata in data non anteriore ai 45 giorni dalla data delle consultazioni elettorali. La domanda per la visita, ovviamente, può essere presentata anche prima dei 45 giorni.
La certificazione, per i soli “intrasportabili”, deve avere una prognosi non inferiore ai 60 giorni.
Il secondo passaggio, per poter votare presso la propria dimora, è presentare la richiesta in carta libera al sindaco del comune nelle cui liste elettorali si è iscritti.
Alla richiesta va allegata una dichiarazione in carta libera, attestante la volontà di esprimere il voto presso l'abitazione in cui dimorano e recante l'indicazione dell'indirizzo completo di questa; oltre alla certificazione sanitaria rilasciata dal medico incaricato dell’AUSL.
La domanda al sindaco va presentata in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione.

Il sindaco

Una volta ricevuta e verificata la completezza della documentazione provvede per competenza agli ulteriori adempimenti per consentire l’ammissione degli elettori richiedenti al voto a domicilio.

N.B.: i soggetti ricoverati presso ospedali possono esprimere il voto presso il seggio volante allestito nelle strutture di ricovero. Per informazioni contattare la Direzione Medica del Presidio Ospedaliero di riferimento.

Voto assistito (accompagnamento in cabina)

Riferimenti normativi

Art. 41 DPR 16 maggio 1960, n. 570, art. 9 legge 11 agosto 1991 n. 271.

Legge n. 17 del 5 febbraio 2003

Requisiti

Possono usufruire del voto assistito con accompagnatore in cabina gli elettori affetti da grave infermità che presentano impedimenti riferiti alla capacità visiva (ciechi) ed alla capacità di movimento degli arti superiori (amputati delle mani, affetti da paralisi, ecc.), con gravi impedimenti che non consentono di esprimere autonomamente il voto.
Quando ricorrono tali minorazioni è necessario acquisire il certificato medico che viene rilasciato dai Medici individuati presso le UU.OO. distrettuali del Servizio Igiene e Sanità Pubblica che attiverà anche l’apertura degli uffici in apposite fasce orarie nel giorno della consultazione elettorale.

Per le minorazioni permanenti, si può richiedere all’ufficio elettorale, esibendo la certificazione medica acquisita, che sulla tessera elettorale venga annotato in modo permanente il diritto di voto assistito.

Per gli handicap solo mentali o deficit derivati da alterazioni genetiche che non comportano gravi disturbi visivi o motori agli arti superiori, non è previsto l'accompagnamento, nemmeno da parte di un familiare.

 

Inserito da :

Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

12/05/2017

Ultimo aggiornamento:

12/05/2017