Riunione ASL-sindacati: clima collaborativo, si sblocca la vertenza infermieri

Il Dg Silvana Melli:

«Un grande sforzo,

facendo i passi giusti»

Riunione partecipata, con toni franchi ma costruttivi e collaborativi. Il dialogo tra Asl e sindacati (presenti Fp-Cisl, Fials, Fp-Cgil, FSI e Uil Fpl) è ripartito stamattina dalla vertenza degli infermieri, per i quali le procedure di licenziamento sono state sospese, e si è allargato sino a valutare la situazione complessiva del personale a tempo determinato dell'azienda. Al tavolo della riunione, in Direzione Generale, il direttore generale Silvana Melli - con al fianco il direttore sanitario Antonio Sanguedolce - ha annunciato d'aver affidato l’incarico al prof. Balducci, docente di Diritto del Lavoro dell'Università di Lecce, di analizzare lo scenario alla luce delle norme vigenti e di altre procedure concorsuali in itinere a livello regionale.

All'orizzonte, infatti, si profila la possibilità di un concorso in cui dovrebbe rientrare, con la riserva prevista dalla Legge di Stabilità 2015, il personale a tempo determinato. D’intesa tra ASL e sindacati si è quindi stabilito di procedere ad una ricognizione complessiva del personale Asl, anche a fronte della redazione del Piano assunzionale triennale su cui si sta già procedendo. Punti propedeutici proprio alla successiva indizione del bando di concorso.

I sindacati hanno espresso apprezzamento per la sospensione dei licenziamenti, ma hanno anche avanzato la richiesta che lo stop alle procedure riguardi tutti i contratti in scadenza al 31 dicembre 2016. Il dg Melli ha chiarito che il blocco delle procedure di licenziamento riguarderà tutto il personale a tempo determinato che ha già maturato i 36 mesi di servizio alla data d'indizione del concorso e i cui contratti, di conseguenza, verranno prorogati sino all'espletamento della procedura concorsuale (entro il 2017).  Il restante personale andrà avanti sino al completamento dei 36 mesi, come da accordi tra Asl e sindacati presi in precedenza e compatibilmente con le esigenze aziendali. Ciò nell’ottica di garantire, in ogni caso, i bisogni assistenziali dell’utenza.

"Abbiamo fatto un grande sforzo - ha detto Melli - per approfondire la questione nel suo complesso, con l'ottica di rispettare la normativa nazionale e regionale. Su questo versante, però, abbiamo bisogno del conforto dei tecnici e, se del caso, anche del livello politico. Per questo abbiamo preso impegni che, lo ribadisco, devono reggere alla prova delle normative e dei pareri giuridici che stiamo acquisendo. Vogliamo fare i passi giusti essendo convinti di operare nella direzione corretta e senza danneggiare nessuno, compresa l’azienda sanitaria".

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

23/11/2016

Ultimo aggiornamento:

24/11/2016