Senologia clinica più screening mammografico: nel PTA di Nardò la prevenzione raddoppia

Il DG Melli: «Un servizio fondamentale, perché potenziare la sanità territoriale vuol dire rafforzare l’anello di congiunzione tra ospedali e cittadini, riavvicinando la comunità ad una Sanità pubblica capace di far bene la sua missione»

Il tumore al seno si può prevenire, a tutte le età. E si può fare ancora meglio utilizzando al massimo le tecnologie d’avanguardia già in dotazione al Centro di Senologia del Presidio Territoriale di Assistenza di Nardò, il secondo della ASL dopo quello di Lecce. L’inaugurazione di stamattina, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo e alla Cultura Loredana Capone, in rappresentanza del presidente della Regione Michele Emiliano, del vescovo mons. Fernando Filograna, del vicesindaco di Nardò Oronzo Capoti, della dirigente della Dipartimento della Salute della Regione Puglia, Antonella Caroli, è dunque il suggello di un percorso di potenziamento dei servizi che cade proprio nel mese “rosa” della prevenzione del tumore al seno.

Una coincidenza voluta per rafforzare il messaggio indirizzato alle donne, poiché – ha detto il direttore del Distretto, Oronzo Borgia – «il Centro di Senologia rappresenta un obiettivo importante per la salute delle donne che potranno effettuare esami diagnostici di mammografia ed ecografia, sia in età di screening (da 50 a 69 anni) che in età diverse».

«Un servizio fondamentale – ha aggiunto il Direttore Generale Silvana Melli – perché potenziare la sanità territoriale vuol dire rafforzare l’anello di congiunzione tra ospedali e cittadini, riavvicinando la comunità ad una Sanità pubblica capace di far bene la sua missione. Fare prevenzione, e più in generale promozione della salute, è oggi il vero obiettivo che la Sanità deve porsi con determinazione e investimenti adeguati». Un impegno condiviso a tutti i livelli, dal vescovo che ha parlato di un “segno di civiltà che è misurato dall’attenzione verso le fasce più deboli”, all’assessore Capone che ha ribadito l’importanza di agire “con progetti che vanno realizzati tutti insieme, Regione, mondo della Sanità e associazionismo, e intervengono sui due fronti della cura e della prevenzione, puntando ad abbattere concretamente le liste d’attesa e la mobilità passiva”. “In momenti – ha aggiunto Capone – in cui si polemizza, giustamente, sulla crescita delle liste d’attesa in tutta Italia, dobbiamo mettere in evidenza che qui a Lecce si stanno avendo risultati eccellenti, anche grazie al potenziamento dell’offerta territoriale prevista nel Piano di Riordino”.

L'aumento dell'offerta di prestazioni dedicate alle donne, del resto, è ancora più importante in una realtà come quella della Provincia di Lecce, in cui i dati epidemiologici mostrano una marcata crescita del numero di donne che si ammalano di tumore al seno. Ed ecco che puntare sulla prevenzione diventa ancor più un obiettivo prioritario, come evidenziato dagli interventi di Rita Tarantino, “anima” e referente del Tavolo Tematico per la Senologia del Comitato Consultivo Misto e di Daniele Sergi, responsabile screening mammografico aziendale.

Nel PTA di Nardò i medici senologi ed i tecnici garantiranno, in modo alternato, le prestazioni di screening e di senologia clinica dal lunedì al sabato, con l'utilizzo di apparecchiature sofisticate che danno quindi le migliori garanzie di perfezione dell'immagine facilitando la diagnosi, anche nelle fasi più precoci della patologia. «In particolare la Tomosintesi – ha spiegato ancora Borgia - permette l'individuazione visiva e tridimensionale anche delle lesioni nascoste nelle mammelle ricche di tessuto fibroghiandolare; il miglioramento nella precisazione dei margini e della posizione delle lesioni, riduce sia il numero di biopsie inutili sia quello di falsi positivi, riconosciuti fonte di grande stress».

«Le prestazioni di screening – ha sottolineato il direttore del Distretto, in carica da poco più di un mese - continueranno ad essere garantite alle donne residenti nel Distretto di Nardò, mentre a quelle di senologia clinica potranno accedere, dopo prenotazione al numero verde del Cup Senologico (800.42.60.60), tutte le donne senza vincolo di residenza, con la richiesta del medico e pagando il ticket se dovuto».

Segnali positivi, del resto, arrivano anche dalla percentuale di adesione delle donne allo screening, passata dal 42,86 % del 2014 al 77,64 % del 2017 (dato aggiornato al 23 ottobre scorso e superiore al 73% raccomandato su scala nazionale), mentre l’estensione effettiva (il rapporto tra donne invitate e popolazione in età da screening) è salita di 10 punti in un solo anno: dal 32,48 % del 2016 al 42,73 % del 2017.

Si può fare di più e meglio naturalmente. Per questo l’evento di Nardò è stata l’occasione giusta per presentare l’opuscolo “Noi insieme a te per la Prevenzione”. In dieci pagine c’è tutto quello che le donne devono sapere in tema di Senologia e Screening mammografico. Consigli, suggerimenti e riferimenti per rispondere a dubbi, timori e per aiutare a riconoscere i segnali o gli allarmi lanciati dal nostro corpo.  «Offriamo alle donne le linee guida e le informazioni essenziali – ha rimarcato il DG Melli - per aiutarle ad essere protagoniste della propria salute e costruire insieme percorsi di corretta prevenzione». La prevenzione, insomma, non è mai troppa ed è una di quelle “sfide vere – le parole del presidente Michele Emiliano nella presentazione dell’opuscolo – che abbiamo il dovere di compiere perché c’è in gioco la salute dei cittadini e il futuro delle nuove generazioni”.

Risorse umane con competenze e professionalità adeguate (rinforzate utilizzando la mobilità territoriale e i concorsi già espletati), strumenti ad elevata tecnologia (9 mammografi, 2 mammotome e 76 ecografi distribuiti uniformemente sull’intera rete aziendale, di cui 5 portatili a disposizione dei PTA) e tanta informazione, dunque, sono gli ingredienti che non devono mai mancare per una buona prevenzione. In più ha funzionato a dovere il Tavolo Tematico per la Senologia del Comitato Consultivo Misto, basato sul coinvolgimento di rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del gruppo di lavoro composto da esperti aziendali. «Un team coeso – ha ricordato in chiusura Melli – che ha messo mano alle agende di prenotazione, riorganizzato tutto il sistema, coinvolto e responsabilizzato operatori e strutture, riuscendo a ottenere un risultato eccellente, misurato dal pressoché totale azzeramento delle liste d’attesa, siamo nell’ordine dei due-cinque giorni di attesa per una mammografia, che consentirà a questo programma di divenire il nucleo di un modello replicabile a livello regionale». Già in agenda i prossimi passaggi per il 2018: una campagna di comunicazione regionale sugli screening e l’apertura del terzo Centro di Senologia nel Distretto di Maglie. «Perchè – ha concluso Melli – la donna è il pilastro della società e, se sta bene lei, si evitano disagi sia alla famiglia sia all’intera società».

“Noi insieme a te per la Prevenzione”: vediamo che cosa c’è dentro

Per saperne di più, naturalmente, bisogna sfogliare l’opuscolo. Si parte dallo Screening mammografico, il programma di prevenzione a livello nazionale per la diagnosi precoce del cancro della mammella (tramite una mammografia gratuita effettuata in una struttura pubblica), che si rivolge alle donne da 50 a 69 anni, una fascia di età che ha maggiori probabilità di contrarre la malattia. Nel libretto vengono spiegati i benefici dello screening (gratuità esami, appuntamento prefissato, controllo biennale) e come aderire: spontaneamente (contattando il Punto Rosa via mail, fax o telefono) oppure rispondendo alla lettera-invito che la ASL invia a casa. Non è necessario, quindi, avere l’impegnativa del medico.

Diretto e immediato è il “dialogo” contenuto nelle FAQ: domande e risposte che sciolgono dubbi e qualche timore.  Strada simile per la Senologia istituzionale, ma con qualche lieve differenza. Innanzitutto, vi è il coinvolgimento delle strutture private al fianco di quelle pubbliche, poi la platea cui la Senologia si rivolge: si tratta, infatti, del sistema di prevenzione che opera al di fuori dello screening, per donne sintomatiche, follow up di pazienti in trattamento, donne tra 45 e 49 anni che ne fanno richiesta spontanea, donne sane sino a 44 anni e oltre i 69 che rinunciano allo screening.

Anche qui il libretto disegna il percorso dell’adesione (con impegnativa del medico curante, pagando il ticket o gratuitamente a seconda dei casi) e propone alcune domande-tipo e rispettive risposte: quando fare un controllo, che cosa fare se si avverte un dolore o un nodulo e altro ancora. All’interno, poi, è possibile trovare tutti i riferimenti utili per chiedere informazioni (Punto Rosa, Telefono SOS Sanità e Numero Verde gratuito) e per prenotare o inviare comunicazioni, via telefono, fax o per mail (Punto Rosa e Numero Verde Cup Senologico).

 

 

Inserito da :

Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

30/10/2017

Ultimo aggiornamento:

31/10/2017