Prezzo farmaci equivalenti

L’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha rilasciato alcune precisazioni in riferimento alle proteste dei cittadini pugliesi, costretti in questi giorni a sostenere costi per l’acquisto di farmaci equivalenti. Tale aumento dei costi a carico dei cittadini è stato determinato da un provvedimento dell’Agenzia Nazionale del Farmaco, senza alcun coinvolgimento delle Regioni.
L’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, facendo riferimento alle proteste dei Cittadini pugliesi per i costi dei farmaci equivalenti, precisa che “..... l’aumento dei costi a carico dei cittadini per tali farmaci è stato determinato da un provvedimento dell’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – adottato senza il coinvolgimento delle Regioni – del 30 marzo scorso con cui è stato approvato, ai sensi del comma 9 dell’art.11 della legge n.122/2010, un elenco di farmaci equivalenti (generici o bioequivalenti) i cui prezzi sono stati ribassati dall’AIFA senza il preventivo accordo con le aziende produttrici. Ciò ha determinato per i cittadini che, in caso di acquisto di farmaci generici, essi devono accollarsi la differenza di costo tra il prezzo stabilito dall’AIFA ed il prezzo di listino fissato dalle aziende produttrici. Per i farmaci non generici (brand o griffati) il cittadino dovrà corrispondere anche la differenza tra il prezzo del farmaco equivalente e quello del farmaco cosiddetto griffato. Risulta comunque che sarebbero in corso presso il Ministero della Salute e con l’AIFA incontri volti a raggiungere una intesa con le aziende produttrici dei farmaci al fine di superare questa situazione, come da Comunicato allegato."

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Data di pubblicazione:

22/04/2011

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016