Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro

La Regione Puglia ha avviato una campagna di formazione straordinaria 

Il Dipartimento per la Promozione della Salute e l'Assessorato alla Formazione e al Lavoro hanno definito un avviso pubblico per la realizzazione di una campagna straordinaria di formazione che coinvolgerà diversi soggetti su tutto il territorio regionale.

In Puglia il numero degli infortuni risulta in continua diminuzione dal 2010 ad oggi, passando da più di 42 mila casi nel 2010 a poco più di 31 mila e 500 casi nel 2014.

Cresce invece il numero delle malattie professionali in tutti i settori: nel 2010 sono stati segnalati poco più di 2 mila casi mentre nel 2014 il dato é salito a 2926 casi.

Il settore più colpito resta quello dell'industria e dei servizi seguito, per le malattie professionali, dal settore agricolo.  

La necessità di organizzare una campagna straordinaria di formazione è già richiamata nel Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008) e viene ribadita dalla Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato e le Regioni che prevede quote di riparto trasferite dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle politiche sociali alle amministrazioni regionali, previo cofinanziamento.

I fondi per la realizzazione della campagna di formazione straordinaria sono infatti rivenienti in parte da finanziamenti statali e in parte da cofinanziamento regionale:

• Conferenza Stato - Regioni seduta del 20 novembre 2008:

 stanziamento Regione Puglia € 1.359.000

 cofinanziamento regionale 30% (€ 407.700)

• Conferenza Stato - Regioni seduta del 5 novembre 2009:

 stanziamento Regione Puglia € 631.000

 cofinanziamento regionale 15% (€ 94.650)

• Conferenza Stato - Regioni seduta del 7 ottobre 2010:

 stanziamento Regione Puglia € 512.000

 cofinanziamento regionale 15% (€ 76.800)

I corsi di formazione avranno destinatari, durata e obiettivi specifici e saranno organizzati per categorie:

a) Lavoratori di età compresa tra 18/25 anni o con meno di due anni di esperienza: 2830 persone

b) Lavoratori di età compresa tra i 50 e i 60 anni: 1020 persone

c) Lavoratori stagionali del settore agricolo: 5640 persone

d) Datori di lavoro delle piccole e medie imprese o piccoli imprenditori: 6790 persone

e) Rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza: 1020 persone

f) Lavoratori stranieri: 3360 persone

g) Presidi, insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado: 3360 persone

Solo i corsi rivolti ai presidi e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado saranno gestiti dai servizi di Sicurezza sui luoghi di lavoro delle Asl (Spesal) mentre gli altri saranno a cura di Organismi di formazione accreditati.

Gli organismi di formazione che si candidano potranno erogare fino a un massimo di 3 azioni formative con un massimo di 5 edizioni per ciascuna azione. Ogni partecipante invece può fruire al massimo di una azione formativa.

I corsi di formazione prevedono attività d'aula sulla normativa in vigore, le figure di responsabilità per la salute, elementi di primo soccorso, dispositivi di protezione collettiva e individuale e analisi di casi di infortunio: tutti i corsi sono differenziati per destinatari di riferimento ed entreranno nel dettaglio di argomenti specifici di interesse.

 

"Il nostro territorio è caratterizzato dall'elevata presenza di piccole e medie imprese che pongono problemi specifici per la diffusione della cultura della prevenzione e per l'attuazione di efficaci misure a tutela della salute della popolazione lavorativa, ma molto rilevante resta anche il settore agricolo soprattutto in alcuni periodi dell'anno - dice Giovanni Gorgoni, Direttore Dipartimento della Salute - la nostra attenzione nei confronti dei temi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro, anche alla luce dei continui e preoccupanti episodi di cronaca, deve essere sempre più alta. Sul territorio sono già attive diverse attività di vigilanza e controllo, ma é necessario diffondere a tutti i livelli la cultura della prevenzione. E questa iniziativa va proprio in questo senso. Ci rivolgiamo a destinatari diversi, lavoratori agricoli, lavoratori stranieri e piccoli imprenditori, ma anche alle scuole nella convinzione che la cultura della prevenzione va seminata anche tra i giovanissimi. La formazione sarà capillare è diffusa, perché ciascuno di noi ha il dovere di conoscere e di pretendere i propri diritti in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro".

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Data di pubblicazione:

08/01/2016

Ultimo aggiornamento:

25/01/2016