Oculistica dell’Ospedale Di Venere: la tecnologia del “flusso laminare” consente l’esecuzione di iniezioni intravitreali anche in ambulatorio

Un flusso continuo di aria sterile preserva l’asetticità degli ambienti e del campo operatorio, proteggendo ugualmente la zona della ferita chirurgica  

Il “Flusso laminare”, una tecnologia a disposizione di pochissimi centri in Puglia, è oggi utilizzata nell’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale Di Venere. Questa metodica permette di eseguire le Iniezioni intravitreali con il massimo dell’asepsi, grazie ad un flusso laminare focalizzato che crea condizioni di sterilità. Uno strumento in più per l’Oculistica del Di Venere, che la sta utilizzando in un ambulatorio chirurgico al di fuori della sala operatoria, così da renderne più efficiente l’attività.

«Con questo tipo di tecnologia – spiega il dott. Antonio Acquaviva, direttore dell’Oculistica del Di Venere e del Dipartimento Neurosensoriale della ASL Bari - si trattano patologie come le maculopatie dell’anziano e del paziente diabetico, il che ci permette di ridurre di molto le liste di attesa evitando il trattamento in sala operatoria. Questa metodica garantisce livelli elevati di sicurezza agli interventi, in ambulatorio come in sala operatoria, e assicura ai pazienti percorsi molto più agevolati e facili».  Una possibilità importante per l’Oculistica del “Di Venere”, impegnato ogni anno nella presa in carico di 1.500-2mila pazienti da sottoporre a trattamento chirurgico.

Dal punto di vista tecnico, l'apparecchio crea un flusso d'aria laminare focalizzato e continuo che si posiziona nello spazio peri-operatorio e diretto nella ferita chirurgica, senza interposizione di ostacoli, allontanando le particelle e i microrganismi aerodispersi dalla zona critica del campo operatorio e degli strumenti. Un apparecchio che, di fatto, elimina il 99,99 % dei batteri e dei microrganismi all'interno della sala operatoria o dell'ambulatorio in cui è posizionato, garantendo il livello di asetticità dell’ambiente utilizzato anche durante lunghi interventi e proteggendo nello stesso tempo la zona della ferita chirurgica.

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

12/05/2023

Ultimo aggiornamento:

12/05/2023