Nicola Silvestris nel consiglio direttivo del Gruppo Italiano Colangiocarcinoma

Nicola Silvestris, medico oncologo del nostro istituto, confermato nel direttivo nazionale della società scientifica italiana che si occupa di un particolare tipo di tumore al fegato che colpisce le vie biliari. 

Nicola Silvestris, medico oncologo dell'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, siederà nel consiglio direttivo del GICo (Gruppo Italiano Colangiocarcinoma), la società scientifica italiana che si occupa di un particolare tipo di tumore al fegato che colpisce le vie biliari.

Per Silvestris, già direttore scientifico dell'istituto barese, oggi professore associato in oncologia medica del DIMO - Università degli Studi di Bari, si tratta di una conferma: era già componente del direttivo del GICo. Nel corso dell'ultima seduta plenaria, i soci del Gruppo Italiano Colangiocarcinoma l'hanno nuovamente scelto come tesoriere. Insieme a lui, sono stati eletti, il presidente dott. Lorenzo Fornaro (Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa), il segretario dott. Francesco Leone (ospedale di Biella), il prof. Giovanni Brandi in qualità di fondatore e past–president (Università di Bologna), il prof. Alfredo Guglielmi (Università di Verona), il dott. Andrea Casadei Gardini (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) e il dott. Alessandro Rizzo (Università di Bologna). Insieme, si occuperanno di promuovere gli studi sulle neoplasie delle vie biliari, di organizzare iniziative ed eventi scientifici e formativi, di coordinare la gestione clinico-sanitaria di questo tipo di malattie, anche attraverso la collaborazione con l'Associazione Pazienti Italiani Colangiocarcinoma (APIC).

​«Un importante riconoscimento – così Gero Grassi, presidente del CIV, il consiglio di indirizzo e verifica dell'Istituto Tumori – che testimonia l'impegno dei nostri medici non solo nella cura dei pazienti ma anche nello studio e nella ricerca». «L'oncologia è sempre più un lavoro di rete, di collaborazione, di scambio fra enti di ricerca, università e istituti di cura. È questa la strada che vogliamo e dobbiamo percorre», Antonio Delvino, direttore generale dell'oncologico di Bari.

Data di pubblicazione:

28/12/2020

Ultimo aggiornamento:

28/12/2020