Gli orfani di femminicidio, cosiddetti “speciali”, sono figli esposti ad una simultanea doppia perdita genitoriale: perdono la madre per mano del padre che, in alcuni casi, si suicida o comunque viene arrestato; “speciali” perché "la loro condizione psicologica è unica, così come i loro destini”.

La Legge 11 gennaio 2018, n. 4 recante “Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici” con Decreto attuativo 71/2020 “Misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie”, definisce gli orfani speciali come “figli minori o maggiorenni economicamente non autosufficienti, i quali siano divenuti orfani di un genitore a seguito di omicidio posto in essere in danno dello stesso genitore dal coniuge, anche separato o divorziato, dall’altra parte dell’unione civile, pure se l’unione civile è cessata, ovvero dalla persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza”.

Le peculiarità di queste esperienze generano nei minorenni sentimenti di colpa per non aver potuto evitare l’omicidio, sentimenti ambivalenti nei confronti del padre assassino, vergogna per lo stigma sociale, inquietudini, riferibili al lutto traumatico.

Esiti a breve e medio termine

Disturbo post traumatico da stress

Psicologici:

  • Paure e ansie
  • Ricordi intrusivi
  • Evitamento
  • Sintomi dissociativi
  • tristezza, senso di colpa, vergogna, rabbia e aggressività
  • regressione nel funzionamento globale

Fisici:

  • Disturbi del sonno
  • Algie varie
  • Mutismo

Sociali:

  • Ritiro sociale
  • Problemi con i coetanei
  • Stigmatizzazione
  • Calo della performance scolastica
  • Difficoltà di apprendimento
  • Dispersione scolastica

Il confronto con il femminicidio e la condizione degli orfani ha un effetto deflagrante anche per i servizi coinvolti e per le comunità locali, esponendo a stress traumatici collettivi con un aumento dell'impatto sulla salute. Vanno previste, pertanto, azioni di sistema basate sulla comprensione di tutti i fattori in gioco, sul piano individuale e collettivo, al fine di ripristinare un senso di sicurezza nei contesti di vita .

La Regione Puglia ha elaborato un modello organizzativo di rete sociosanitaria (DGR 1878 del 30/11/2016 ; DGR n. 1641/20), con un piano di interventi precoci e a lungo termine, multidisciplinari e multiagenzia , che si sviluppa lungo diverse direttrici operative (Pronto Soccorso Psicologico Mobile/Interventi Psicosociali/Assessment Psicologico/Psicoterapia) secondo la prospettiva Trauma-Informed-Care che promuove l’integrazione di tutti gli attori (Forze dell'Ordine, magistrati, assistenti sociali, psicoterapeuti, educatori, insegnanti, ecc.) e i target coinvolti, per costruire modelli di policy adeguati alla complessità del trauma infantile anche in termini di salute pubblica.

 
 
 
LA PRESA IN CARICO DEGLI ORFANI SPECIALI
 

La presa in carico necessita di interventi di cura ad alta complessità assistenziale mediante interventi integrati in setting multipli interdisciplinari e intersettoriali sin dalla fase di emergenza, al fine di evitare ulteriori elementi di traumaticità ed aumentare l'efficacia dell'intervento.

Il bambino viene informato, preparato, accompagnato, consolato e sorretto, ma mai allontanato emotivamente e cognitivamente dall'esperienza.

GLI INTERVENTI IN EMERGENZA

Gli interventi in emergenza agiscono da fattore di protezione riducendo la possibilità di reazioni acute da stress e l’insorgenza di sintomi post traumatici.

da effettuarsi presso il domicilio, alla presenza delle figure di riferimento

  • Riferimento esplicito alla morte del genitore e come questa sia avvenuta
  • Informazioni sul genitore che commette il reato
  • Informazioni sui cambiamenti di vita conseguenti (nuova abitazione, nuove figure di riferimento)

degli adattamenti del minorenne/i nei giorni immediatamente successivi (da effettuarsi attraverso richiesta di informazioni agli adulti affidatari) e CONDIVISIONE DI INDICAZIONI PSICOEDUCATIVE per il fronteggiamento di alcune tematiche peculiari (es. rievocazione della scena traumatica e domande sul genitore che commette il reato)

E da effettuarsi presso il domicilio, alla presenza delle figure di riferimento

  • Descrizione realistica del funerale e della sepoltura
  • Scelta dei regali di addio
  • Parlare delle emozioni che si possono provare e di come si possono affrontare
  • Modi alternativi per dare l’ultimo saluto

ripristino delle altre principali routine (attività extrascolastiche, gruppo dei pari).

  • Laboratorio con i compagni di classe
  • Incontro con i docenti e i genitori del gruppo classe

PERCORSO POST EMERGENZA

A distanza di circa 6 mesi dall’accaduto, diviene opportuno monitorare gli adattamenti psicosociali conseguiti dal/i minore/i al fine di predisporre un piano di interventi psicosociali e clinici continuativi nel tempo, e dinamici rispetto all’evoluzione dei fattori di protezione e rischio agenti nell’intero sistema relazionale in cui lo/li stesso/i è/sono inserito/i.

(a distanza di 6 mesi circa dall’accaduto) Aree da esplorare

  • sviluppo cognitivo e socio-emotivo
  • la dimensione del lutto
  • la qualità della relazione di accudimento
  • problematiche connesse ad eventuale disturbo trauma-correlato e/o disturbo da lutto persistente
  • esperienze sfavorevoli infantili
  • fattori di rischio e di protezione individuali e relazionali

Focus dell’intervento

  • stabilizzazione sintomi post traumatici, se presenti
  • il lutto
  • empowerment individuale
  • elaborazione esperienze traumatiche

Focus dell’intervento

  • stabilizzazione sintomi post traumatici nei caregivers, se presenti
  • fronteggiamento sintomi post traumatici nel/i minore/i
  • qualità del parenting

per il potenziamento dei fattori di protezione individuali e relazionali, lungo l’intero percorso di crescita

 
 
 
LA NORMATIVA
 

Su scala nazionale

La legge 11 gennaio 2018, n.4, contiene una serie di disposizioni rivolte ai figli minorenni e maggiorenni economicamente non autosufficienti, della vittima di un omicidio commesso dal coniuge (anche se separato o divorziato), dal partner di un'unione civile (anche se cessata) o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva è stabile convivenza. I principali elementi contenuti dalla legge sono: patrocinio a spese dello Stato, equiparazione dei rapporti di coniugio con i rapporti di convivenza, pensione di reversibilità, diritto di accesso ai servizi di assistenza, assistenza medico-psicologica, affidamento, fondo di rotazione per la solidarietà, cambiare il cognome.

Dettaglio sui fondi destinati ad orfani per crimini domestici:

  • la legge n. 122 del 7 luglio 2016 disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'unione europea-legge europea 2015-2016, stabilisce l'articolo 11 il diritto all'indennizzo in favore delle vittime di reati internazionali violenti, in attuazione della direttiva 2004/80/CE
  • il ministero dell'interno, con decreto del 22 novembre 2019, determina gli importi dell'indennizzo le vittime dei reati intenzionali violenti

Regione Puglia

Delibera n. 1878 del 2016 "linee guida regionali in maniera di maltrattamento e violenza nei confronti delle persone minori di età".

Deliberazione della giunta regionale 2 agosto 2019,n. 1556 L.R. 29/2014 - piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020 "adozione del piano integrato di interventi per la prevenzione e contrasto della violenza di genere 2019-2020 "

Delibera n. 1641 del 2020 "avvio iter istitutivo della rete regionale dei servizi. Adozione Manuale Operativo".

 
 
 
LINK UTILI
 

Collana "Piccoli Passi" verso i bambini Orfani Speciali - Regione Puglia

ANTIVIOLENZA

 
 
 

ASL LECCE

 

Realizzato nell'ambito del progetto dell’Istituto Superiore di Sanità IPAZIA CCM 2021 “Strategie di prevenzione della violenza contro le donne e i minori nei contesti territoriali”

 
 

AREA SOCIOSANITARIA

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