Misure anti-Covid-19. Il neo-commissario Delle Donne 'Priorità assoluta'

Ulteriori misure di contenimento del contagio da Covid-19 in arrivo nell'Istituto Tumori di Bari. Il commissario Delle Donne 'La tutela dei pazienti oncologici, e della loro fragilità, è la nostra priorità'. 

Ridurre le occasioni di contagio da Covid-19, nella priorità assoluta di tutelare i pazienti oncologici. Con questo intento programmatico si è insediato nei giorni scorsi Alessandro Delle Donne, commissario straordinario dell'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. «Ad un anno dall'inizio dell'emergenza sanitaria da Covid-19, il rischio di contagio è sempre alto e oggi, forse, ancora più grave e più subdolo rispetto ad un anno fa. La fase pandemica che stiamo attraversando non ci consente di abbassare la guardia. Anzi. È il momento di rafforzare tutte le misure di contenimento del contagio già previste, in particolare negli ospedali, e soprattutto nel nostro Istituto Tumori, a cui afferisce un'utenza fragile che non può essere esposta a rischi».

Così, dopo una serie di sopralluoghi “in borghese”, utili per osservare da vicino eventuali criticità, il neo-commissario ha predisposto specifici interventi anti-Covid come primi atti dal suo insediamento. Da questa settimana, dunque, è stato istituito un team multidisciplinare anti-Covid, a cui parteciperanno medici di diverse specialità per monitorare i processi e i percorsi assistenziali e organizzativi, così da garantire la massima sicurezza delle cure per i pazienti dell'Istituto. Il team multidisciplinare avrà il compito anche di verificare che tutte le disposizioni ministeri e regionali in materia anti-Covid, dalle distanze di sicurezza ai divieti di assembramento, siano rispettate alla lettera. A tal riguardo, Delle Donne ha previsto disposizioni anti-Covid che danno un'ulteriore stretta ai comportamenti del personale che potrebbero esporre i pazienti a rischio di infezione: dall'uso dei dispositivi di protezione individuale, al divieto di stazionamento nei reparti e nei corridoi, alla diversa organizzazione delle attività secondo fasce orarie. «Tutte regole che continuano ad essere tassative, cogenti e inderogabili anche se la quasi totalità del personale dell'Istituto è stata già vaccinata. La priorità, come detto, è l'assoluta tutela dei pazienti».

Ulteriori disposizioni, in merito alla riorganizzazione degli spazi, delle agende, degli orari di visita sono in corso di adozione. Anche per questo, il commissario ha già cominciato ad incontrare il personale e le organizzazioni sindacali, «per una gestione improntata al confronto continuo ed al perseguimento della qualità in ogni settore. Ho dato già la mia disponibilità all’ascolto, per apportare tutte le modifiche che si riterranno necessarie per il miglior funzionamento dell’Istituto». In agenda, la valorizzazione dei team multidisciplinari per patologia oncologica; investimenti per la ricerca, così da far crescere ancora l'impact factor; aumento del peso chirurgico; rivisitazione del parco tecnologico e strutturale; più risorse per il personale per poter garantire continuità assistenziale e crescita di competenze; potenziamento del Coro, il centro di orientamento regionale oncologico, anche attraverso l'approvazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali. «Nemmeno dei momenti più difficili di questo anno lunghissimo è stata anche solo presa in considerazione la possibilità di cancellare, ridurre o fermare le prestazioni oncologiche. Per questo, l'osservanza delle misure di contenimento è stata affidata alla responsabilità di tutti, dalla direzione strategica dell'Istituto ai pazienti, passando per gli operatori sanitari, nella certezza che questo momento così delicato può essere affrontato solo insieme».

Data di pubblicazione:

25/03/2021

Ultimo aggiornamento:

25/03/2021