Centro raccolta sangue cordone ombelicale

Perché è importante donare il sangue di cordone o  placentare?
Perché è ricco di cellule staminali.

Perché è importante donare le cellule staminali?
Perché sono uniche. Le cellule staminali da cordone si possono donare solo al momento della nascita.
Donarle è innocuo per madre e bambino. Possono curare diverse malattie ematologiche (leucemie, linfomi, etc), neurovegetative, metaboliche, muscolo-scheletriche, ossee e diversi tumori solidi. Donarle aiuta la ricerca scientifica che sta facendo progressi continui riguardo a loro ulteriori usi.


Il nostro Centro di Raccolta, presso il P.O. Perrino di Brindisi, è uno dei 13 centri riconosciuti sul territorio della Regione Puglia e come gli altri raccoglie ed invia il sangue placentare all'unica Banca Regionale sita a San Giovanni Rotondo presso il P.O. "Casa Sollievo della Sofferenza". Su tutto il territorio nazionale esistono 18 Banche che hanno già raccolto 23.000 unità. L'0biettivo è di raggiungere almeno 100.000 unità pienamente rispondente al fabbisogno nazionale.

Cos'è il cordone ombelicale?
E' una formazione anatomica che mette in comunicazione la placenta con il feto. è costituito da 2 arterie ombelicali, una vena ombelicale e da una sostanza gelatinosa la "gelatina di Wharton". Normalmente dopo la nascita, il cordone, la placenta ed il sangue placentare vengono gettati via tra i rifiuti speciali. Tuttavia il sangue placentare è ricco di cellule staminali.

Cosa sono le cellule staminali?
Sono elementi primitivi dotate di due caratteristiche importanti l'automantenimento e la capacità di differenziarsi in diversi tipi cellulari emopoietici e non, quali cellule nervose, epatiche, cardiache etc.

Come vengono prelevate?
Subito dopo la nascita il cordone viene reciso a circa 5-15 cm dal piano cutaneo del neonato che viene affidato alle cure del neonatologo e solo successivamente si in cannula la vena ombelicale e si fa defluire il sangue placentare in una sacca in plastica sterile e sigillata. È innocuo per madre e bambino.

Come vengono conservate?
Le unità raccolte vengono, entro 30 ore, trasportate alla Banca Regionale dove verranno conservate in criocontenitori ad azoto liquido alla temperatura di -196 C°. Le unità possono rimanervi teoricamente per tempo illimitato. Saranno patrimonio nazionale ed internazionale. L'unità raccolta non sarà prontamente disponibile, rimarrà in quarantena fino a 6 - 12 mesi dal parto permettendo così ai sanitari di accertarsi dello stato di salute di madre e bambino. La mamma sarà sottoposta agli esami ematochimici obbligatori per legge ed il pediatra verificherà la buona salute del bambino.  Non tutte le unità prelevate risultano idonee alla conservazione. Le principali limitazioni sono rappresentate dallo scarso volume e dalla scarsa cellularità del campione raccolto. In tal caso l'unità non sarà distrutta, ma verrà destinata alla ricerca.

 

INFORMAZIONI

Se desidera saperne di più può semplicemente contattarci al P.O. Perrino di Brindisi presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale. 

 

mail: cordoneombelicale@asl.brindisi.it

telefono: 0831 537274

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