Corso di formazione aziendale su danno renale da mezzo di contrasto

Nefropatia da mezzo di contrasto: approccio multidisciplinare alla prevenzione e cura. Questo il tema del primo di due corsi organizzati dall’Unità operativa di Nefrologia con l’ufficio Formazione aziendale e universitaria, in programma sabato 11 novembre nell'aula magna del Polo universitario, in piazza Di Summa.

L'evento, con 5 crediti Ecm, è rivolto a specialisti, medici in formazione specialistica, medici di medicina generale e infermieri, per un numero massimo di 100 partecipanti. Responsabile scientifico è il dottor Luigi Vernaglione, direttore della Struttura complessa di Nefrologia della Asl. 

"Tra i compiti delle Società scientifiche - spiega - vi è quello di diffondere indicazioni sulle buone pratiche nella propria disciplina, utili per aggiornare e garantire un comportamento univoco tra gli specialisti. Queste indicazioni hanno maggiore completezza quando avvengono in un ambito multidisciplinare tra specialisti di branche mediche diverse che operano in sinergia nella diagnosi e cura dei pazienti. Negli ultimi anni - prosegue - la diagnostica strumentale ha avuto un notevole sviluppo: in particolare l’impiego della Diagnostica per immagini e della Radiologia interventistica è sempre più richiesto nella moderna medicina. L’utilizzo del mezzo di contrasto (mdc), introdotto per via endovascolare, è in molti casi necessario per avere informazioni diagnostiche accurate e nel follow-up dei pazienti che spesso sono affetti da più patologie e potrebbero vedere aggravare la loro funzionalità renale. Partendo da queste premesse, il progetto Prevenzione Cin (Contrast induced nephropathy, nefropatia da mezzo di contrasto) mira a diffondere il documento che le Società scientifiche Sirm-Sin-Aiom hanno redatto mettendo in comune le proprie competenze e risorse illustrando in modo pratico le strategie da seguire nei pazienti che devono essere sottoposti a esami con mdc per garantire la loro sicurezza e ridurre i rischi di danno renale. Gli obiettivi sono stati quelli di aggiornare quanto già effettuato in passato, rendere facilmente consultabile le indicazioni e ottenere comportamenti il più possibile applicabili alla nostra realtà sanitaria. A questo va aggiunto che, in assenza di linee guida ufficiali, le raccomandazioni delle Società scientifiche sono di riferimento in caso di controversie legali".

 

In allegato programma.

 

Brindisi, 7 novembre 2023

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Data di pubblicazione:

07/11/2023

Ultimo aggiornamento:

07/11/2023