Prevenzione dell'Anisakiasi da consumo di prodotti della pesca

Impegno delle Autorità Sanitarie Pugliesi per contrastare il rischio "Anisakiasi".

L’abitudine alimentare della popolazione pugliese di consumare prodotti ittici crudi o marinati, costituisce un importante fattore di rischio nei confronti dell’infestazione da Anisakis spp. L’ingestione, infatti, di pesce crudo o poco cotto può comportare un elevato rischio zoonosico di contrarre il parassita che, localizzandosi nell’apparato digerente, può causare disturbi gastroenterici come dolori addominali, diarrea, nausea, vomito e, in casi particolarmente gravi, perforazioni dell'intestino e dello stomaco. Tuttavia, una problematica sicuramente trascurata dagli operatori del settore è il ruolo allergopatico che Anisakis spp. ha assunto negli ultimi anni. Evidenze scientifiche, infatti, hanno dimostrato che i soggetti sensibilizzati possono manifestare reazioni allergiche (i.e. orticaria, rinite, congiuntivite, asma, shock anafilattico), non solo ingerendo il pesce infestato, ma anche manipolandolo o respirando allergeni diffusi nell’aria durante la lavorazione del pesce.

La suddetta situazione, pertanto, richiede alle Autorità Sanitarie un preminente impegno per identificare e gestire, in maniera corretta e tempestiva, i casi e i possibili focolai epidemici.

Per tali presupposti la REGIONE PUGLIA ha istituito il Gruppo Tecnico Di Lavoro “Prevenzione Anisakis spp. in prodotti della pesca” costituito da esperti nella materia (Dr. O. Mongelli - Assessorato alla Salute, Regione Puglia; Dr. P. Milillo - Assessorato alla Salute, Regione Puglia; Prof M. Quarto - Osservatorio Epidemiologico Regionale; Prof G. Normanno - Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Foggia; Prof. L. Polimeno - Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Bari; Prof.ssa M.T. Ventura - Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Bari; Dr. B. Curci - Direttore del Servizio Veterinario Area B, ASL BT; Dr. L. Germinario Dirigente medico veterinario Area B, ASL BT) al fine di programmare un Sistema di Sorveglianza operativo tutto l’anno con il coordinamento dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale. Il Gruppo Tecnico di Lavoro, insediatosi il 31/05/2011 presso l’Ufficio Veterinario, afferente all’Assessorato alla Salute, nel corso dei suoi incontri, ha proposto un Sistema di Sorveglianza Sindromica basato sulla raccolta di dati, mediante schede appositamente redatte, distribuita ai medici di base, pediatri e medici ospedalieri del pronto soccorso con l’ausilio della “Rete Allergologica Regionale per la sorveglianza dell’anisakiasi” costituita, ad hoc, da medici allergologi, orientativamente uno per provincia, referenti per il proprio territorio provinciale, e dal Presidente dell’Ordine dei Medici Dott. Filippo Anelli referente dei medici specialisti in medicina generale.

Il Gruppo Tecnico di Lavoro ha previsto, inoltre, un’attenta e capillare diffusione delle ultime nozioni scientifiche sulla sindrome causata dal contatto con Anisakis spp. rivolta agli operatori sanitari coinvolti in prima linea (medici di base, pediatri e medici ospedalieri del pronto soccorso) mediante la redazione di note informative.

La finalità del sistema di sorveglianza è, pertanto, quella di costituire una banca dati epidemiologica sull’infestazione da Anisakis spp. nella nostra regione attraverso l’attivazione di flussi informativi mirati.

La sorveglianza consentirà, per di più, mediante l’individuazione certa e tempestiva dei casi, anche l’attivazione, da parte delle Autorità Sanitarie competenti, non solo di misure di controllo e quindi di prevenzione dell’eventuale innesco di focolai epidemici, ma anche di metodi più validi e specifici per la cura della anisakiasi nelle sue diverse forme sintomatologiche.

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Inserito da :

pino maiorano

Data di pubblicazione:

07/11/2012

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016