Progetto "Lavoriamo insieme per implementare la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule nella Regione Puglia".

L'Assessore Elena Gentile, nella mattinata del 18/11/2013, ha partecipato alla conferenza stampa promossa dal Centro Trapianti Puglia e coordinata dal professor F.P. Schena per la presentazione del progetto.

L'assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha partecipato alla conferenza stampa, tenutasi il 18/11/2013, promossa dal Centro Trapianti Puglia e coordinata dal professor F.P. Schena, per la presentazione del progetto "Lavoriamo insieme per implementare la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule nella Regione Puglia".

Finalità del progetto è la collaborazione tra le associazioni di volontariato Aido, Fratres, Fidas, Admo e Adisco e la Croce Rossa Italiana per diffondere capillarmente sul territorio la cultura della donazione. Cultura che se per la donazione del sangue vede la Puglia all'avanguardia, non è così per la donazione di organi. Infatti nel 2012 si è registrato il numero più basso di donazioni degli ultimi 15 anni, con tasso di opposizione del 44% e con 6 donatori per ogni milione di abitanti. Con il progetto si vogliono mettere in rete le associazioni coinvolgendo quelle di donatori sangue, capillarmente presenti sul territorio e nei comuni, per informare e sensibilizzare.

"Ora nelle rianimazioni - ha spiegato il prof.Schena - ci sono le stanze per l'accoglienza, dove i parenti possono essere informati sulla donazione organi. E' ora di proseguire sulla strada dell'informazione e della donazione”.

"Si avverte - ha spiegato l'assessore Gentile - in questo caso una contraddizione tutta pugliese. Se da un lato la Puglia dona più sangue di quello che è necessario, dimostrando la propria solidarietà, non sono tanto lusinghieri i dati sulla donazione di organi. E' un fattore culturale, che vede la necessità di promuovere ogni utile intervento per migliorare le performance e combattere limiti culturali e storici. Di fronte al lutto, occorre spiegare ai parenti che non si viene meno al rispetto dei propri cari e dei loro corpi se si accetta di dare una nuova vita a chi è in lista di attesa di un organo. E' un atto di amore e solidarietà e non una mancanza di rispetto per chi è venuto a mancare. La collaborazione del volontariato è fondamentale per spiegare, istruire, sensibilizzare".

(PressRegione - Agenzia Giornalistica, Direttore responsabile Susanna Napolitano - Iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Bari n. 26/2003)

Inserito da :

Tiziana Tribuzio

Data di pubblicazione:

18/11/2013

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016