Riunita il 24/10/2013 la commissione per il trattamento Cyber Knife.

L'assessore Elena Gentile ha presieduto la riunione della Commissione di valutazione del caso "Cyber Knife"

Si è riunita oggi la commissione per la valutazione del percorso di cura proposto per la signora Angela, ricoverata presso la clinica “Madonnina” di Bari e già in attesa di trattamento “Cyber knife” poiché affetta da tumore al cervello e in attesa di una bambina. La commissione, nominata dalla Giunta regionale, era composta da un neonatologo (prof. Nicola Laforgia, Policlinico Bari), un medico legale (Alessandro Dell’Erba, Policlinico di Bari), un radioterapista (Giuseppe Bove, Ospedali Riuniti Foggia), un ginecologo (Antonio Belpiede, Asl Bat) e un oncologo (Andrea Misino, Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari) era presieduta dall’assessore Elena Gentile, coadiuvata dai dirigenti dell’assessorato. Alla riunione ha partecipato anche la direttrice sanitaria della Cbh-Mater Dei, Annalisa Altomare. “Si è convenuto – ha spiegato l’assessore – che la giovane donna campana, cui ribadiamo la vicinanza della Regione per la difficile malattia che deve affrontare in stato di gravidanza – avrebbe potuto senz’altro curarsi in una struttura pugliese dove si pratica la radioterapia stereotassica. Ce ne sono tra San Giovanni Rotondo e Brindisi e questa metodica sarebbe stata meno dannosa per la donna e per il feto perché ha la più bassa incidenza di complicazioni per la presenza in utero di un feto di 20 settimane. Strutture di questo genere sono diffuse in tutta Italia e la Puglia dispone del gold standard per apparecchi di quel tipo. “L’altra metodica – ha proseguito – è stata suggerita da un professionista di fiducia della donna. Eppure gli studi scientifici più attuali evidenziano la necessità della radioterapia al posto del Cyber knife”. “La Regione – ha aggiunto – si è resa disponibile in tempi brevi ad esaminare la richiesta della signora Angela. In 72 ore – e non trattandosi di un caso di emergenza-urgenza – è stata disposta la commissione, richiesta la documentazione e verificate le autorizzazioni. La struttura della “Mater dei” dispone – secondo le ultime valutazioni - di un nulla osta della Asl che non riguarda le operazioni che avrebbe richiesto la signora Angela. La “Mater Dei sarà autorizzata globalmente ad operare con lo “Cyber Knife” al momento del trasferimento di tutte le cliniche, quindi anche con la Tac operativa nello stesso complesso. La Tac infatti è uno degli elementi importanti per la sicurezza durante le applicazioni Cyber Knife per la sicurezza dei pazienti. Sicurezza che nel caso della signora Angela, che è in gravidanza, al momento non poteva essere garantita, al contrario dei trattamenti con radioterapia stereotassica”.

(PressRegione - Agenzia Giornalistica, Direttore responsabile Susanna Napolitano - Iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Bari n. 26/2003)

Data di pubblicazione:

25/10/2013

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016